CAPELLI
Ti conosco da sempre o almeno da quando ho ricordi nitidi; mi ricordo di te bambino con i capelli a fungo, ragazzo quando quei capelli li tenevi sparati con il gel, di quando li hai tagliati corti corti al militare, e ancora quando diventando uomo hai cambiato mille volte il ciuffo e hai fatto crescere la barba che all'inizio non mi piaceva ma che poi ho amato follemente.
Tu che non sei mai uscito spettinato, e io che puntualmente ho i capelli così come vengono che mi divertivo a farti credere di averli mal messi quando me li facevi controllare e puntualmente ritardavamo l'uscita per rincontrollarli anche se ridevo spiegandoti che era uno scherzo.
Quei bellissimi capelli neri sono la prima cosa che la malattia si è portata via e spero che saranno anche i primi a ricrescere alla fine di questo inferno, per ricordare ancora cosa vuol dire affondarci le mani mentre ti accarezzo il viso.
Nonostante i capelli, la barba e buona parte di ciclia e sopracciglia non ci siano più, penso ancora che tu sia l'uomo più bello che abbia incontrato perchè la tua anima è talmente meravigliosa che tutto il resto è mero contorno.
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