Io, te e la stufetta
Ancora una notte qui al tuo fianco, studiando i tuoi respiri e i tuoi movimenti sperando di cogliere i segni di un miglioramento che tarda ad arrivare. Siamo a luglio, con la stufa accesa per tenerti al caldo e io con camice mascherina resisto al tuo fianco, che un pò mi vuoi e un pò mi respingi.
Questi giorni in cui è difficile anche parlare con te sono l'inferno, il mio personale girone su questa terra.
Ho scoperto che nonostante tutto quello che si spezza giorno dopo giorno dentro di me, il corpo continua a vivere anche se ha perso il gusto delle belle cose. Sono costretta ad andare avanti, a provare a trovare forza nelle poche cose buone che ancora riconosco e ad indossare un sorriso per venire a combattere qui con te, da donna disarmata e spaventata ma che la promessa che ti ha fatto di non lasciarti solo la onorerà a costo di spezzare quello che resta della mia anima.
Scrivo e non so per chi, ma spero di poterlo far leggere presto a te e magari di farti arrabbiare perché queste esternazioni pubbliche non sono proprio da te...
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