QUANDO RIDEVO CON GLI OCCHI


Ricordamelo tu, amore mio, come si faceva a ridere così: perché io l'ho dimenticato come ci si sente quando ridi anche con gli occhi, con le lacrime e il mal di pancia senza riuscire a fermarsi.
Eppure prima lo facevo spesso, me lo ricordo distintamente; ma non so più come si fa e dove si trova quella felicità assurda e senza senso che prima era così famigliare come le rughette attorno ai tuoi occhi che si chiudevano quando ridevi e nei tuoi denti storti che io speravo non avresti sistemato mai, perché mi piacevano esattamente così anche quando ti prendevo in giro. Sembra un cliché: ma amo i tuoi difetti come i tuoi pregi, sarà per questo che mi manca tutto di te e non riesco a smettere di pensarti. E non va meglio con il tempo, la nostalgia aumenta anche se ce la sto mettendo tutta per impegnare la testa e il tempo.
So che in qualche modo mi aiuterai ancora tu, magari quando meno me lo aspetterò la farai tornare quella risata che ora ti sei portato dietro.

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