LE COSE PIÙ RARE


Mi arriva un messaggio: "Checca ascolta questa canzone, parla di voi. Sembra che l'hai scritta tu!" Corro ad ascoltare, con il testo davanti. Poi la riascolto e penso che forse si addica più a te questo testo, sembra di sentirti parlare. E vorrei dirtelo di nuovo che non sono arrabbiata con te per quella promessa che non hai mantenuto, lo so quanto hai lottato e che lo hai fatto soprattutto per amor mio, lo so che mi vuoi forte e felice anche senza di te e per questo ti fai vedere dentro alle cose più rare. Li colgo tutti i tuoi segnali, anche se la ragione stenta ad accettare. E non sarà un forse, ma una certezza: un giorno ci rincontreremo e allora avremo capito tutto, anche questo dolore troverà il suo senso. Per ora ti guardo e ti intravedo in quella linea di colore all'orizzonte.

"Ci ho provato, lo giuro, ma non riesco a capire: cosa cazzo è successo? Mi sembra di affogare. Ora ho voglia di urlare come Paolo in Teorema, nello stomaco ho il fuoco mentre la terra trema. Voglio prendere un albero, strapparlo dalle radici, dare fuoco ai palazzi, fare a pugni… Non sai più chi sei tu… Poi penso che forse ci dimenticheremo e poco a poco ci dissolveremo. Corone di fiori e un miliardo di pensieri tra viaggi, rumori, profumi e desideri. Gli spazi, la pelle, le linee dei nostri volti, gli odori, le voci, le nostre stupende parole si disperderanno nel tempo, nel vento, nei tuoni, nei lampi. E resterà il silenzio. Ma questo è il pensiero che mi fa impazzire: non so morire. E non voglio. Io non voglio. Saremo orizzonti e ci potremo ammirare, ci nasconderemo nel profumo del mare. Ci ritroveremo nei dettagli più belli, ci riscopriremo nelle cose più rare. E sarà superfluo non saperlo spiegare: al tramonto di tutto potremo capire. Sopravvivere dentro ad un tratto di colore, nei suoni più caldi scomparirà il dolore. Poi forse un giorno ci rincontreremo."

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