LE FOTOGRAFIE

Non ti è mai piaciuto un granché farti fotografare, avevi spesso un'espressione buffa e semiseria per nascondere i denti storti che non capivi quanto fossero belli e perfetti nella cornice del tuo sorriso.
Le foto non ti piaceva nemmeno scatterle, ma se lo facevi ci mettevi tre ore perché ogni cosa andava fatta alla perfezione e mi prendevi in giro perché io scattavo così e catturavo dei dettagli assurdi.
Le foto però ti piaceva riguardarle, ricordare e rivere quell'attimo felice in cui erano state scattate. E ho sempre pensato che fosse quello il bello di una fotografia, non quello che si vede ma tutto l'universo che c'è dietro; non è mai solo un sorriso ma la gioia di quel momento che puoi rivivere quante volte vuoi, non è la faccia buffa che fai ma il ricordo della follia, non è il paesaggio ma pensare a con chi eri e cosa pensavi...
E oggi mentre riguardo la foto di Arbatax, con i tuoi capelli ordinati, il sorriso accennato e il mio volto accigliato dal sole, vedo tutto il resto: vedo te che non riuscivi a stare fermo e ti sforzavi per rendermi felice, vedo le passeggiate con gli animali del parco e il tacchino che ti ha beccato la mano, il tuo stupore nello scoprire che con l'arco ero più brava di te, il cibo che non ti piaceva mai, le luci intorno alla piscina di notte, il percorso benessere che mi hai fatto fare di corsa perché rilassarsi non sapevi nemmeno cosa volesse dire, vedo il nostro litigio al ritorno e ti vedo prendere il traghetto per venirmi a cercare, e ci rivedo dietro i forni a fare la pace e giurarci che non ci saremmo mai lasciati... E forse li seduti ci siamo ancora....
Ah le foto ❤

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