PICCOLE CONQUISTE
PICCOLE CONQUISTE
La vita va avanti: continuano a ripeterlo tutti. Allora io ci provo a farla correre di nuovo, a riempirla di cose belle, di famiglia, di amici e di sorrisi. Qualche volta mi sembra che vada di fretta, ma che più che altro mi scorra addosso, in altri momenti mi sento di nuovo padrona e proprio lì mi volto con l'impressione che tu mi stia osservando: lo cerco tra la gente il tuo sorrisetto di approvazione, non mi aspetterei un complimento conoscendoti, ma lo capirei perfettamente dai tuoi occhi che sono per me trasparenti, specchio dei miei.
Oggi, dopo tanti mesi, sono tornata dal parucchiere: l'ultima volta è stato prima che ti dimettessero dopo il trapianto, ricordo che era il giorno in cui sembrava che ci stavamo avviando verso una discesa finalmente (anche se poi in realtà forse è stato l'inizio della fine) e sono arrivata in ospedale felice, e tu ancora più contento mi osservavi attraverso il vetro. Ti aspettavo fuori e sapevamo che mancava poco a riabbracciarci, i capelli nuovi ti piacevano e io non vedevo l'ora che potessi toccarli.
Non ci volevo tornare dal parucchiere dopo che ti ho perso, odiavo l'idea di tagliarli senza sapere cosa ne pensavi e senza poterti mandare almeno una foto. Però oggi mi sono sentita bene appena uscita, come se avessi fatto una conquista e in realtà lo sapevo bene cosa ne avresti detto, anzi non avresti detto nulla finchè, esasperata non te l'avessi chiesto, avresti riso dicendo "Lo sai che quando stai bene non ti dico nulla". Ovviamente avrei finto di arrabbiarmi, costringendoti a dirmi quanto ti piacevo e alla fine mi avresti abbracciata forte, con un "su adesso basta".
La cosa che più mi ha resa felice è stata sentire Marina dire: "stai benissimo amica, quello là oggi sarebbe stato proprio contento eh". Ecco forse non puoi parlare direttamente, ma in qualche modo ci arrivi lo stesso. Sempre.
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