QUESTA STANZA


Anche questa giornata è giunta alla sua fine, mi sdraio nel nostro letto nella camera che avevi ristrutturato per me: guardo le nostre foto nelle cornici, il quadro che hai fatto che ho voluto appendere per forza anche se non ci appiccica nulla con il resto dell'arredamento, il tuo comodino e la tua parte di armadio, le palle di Natale che mi hai fatto fare e lascio appese anarchicamente tutto l'anno, i pupazzi che mi hai regalato e la tela sulla testiera del letto del nostro decino anniversario... ogni dettaglio è una storia, qualcosa che parla di noi.
Questa camera era dei miei nonni, che tra un litigio e un altro si sono amati per più di 50 anni: mi piaceva che fosse diventata la mia, anzi la nostra, proprio per questo, con te ci volevo invecchiare come ci sono cresciuta, ci volevo continuare a litigare anche tutti i giorni tanto avremmo fatto comunque la pace, volevo addormentarmi con te ogni notte per vederti come ultima cosa la sera e prima la mattina,  abbracciarti dopo un brutto sogno e disturbarti ogni volta che non riuscivo a dormire... invece non l'ho deciso io e non l'hai deciso nemmeno tu, per quanto pensiamo di determinare il nostro destino, arrivano delle cose totalmente incontrollabili che scombinano tutti i tuoi piani. Queste cose dovresti imparare ad accettarle, dovresti lasciar andare... ma come si fa se darei ogni respiro che mi rimane per darlo a te?

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