COSÌ VICINO, COSÌ LONTANO

Sono sempre stata una bambina felice e poi una ragazza serena.
Però qualche volta mi perdevo nei pensieri paranoici tipo cosa ci facciamo a questo mondo, perché il tempo passa così in fretta, esisterà un dio... e tutte quelle cose lì. Una delle mie paure più grandi era che morisse qualcuno che amavo, tanto che a sei anni la notte tenevo mia mamma seduta dai piedi del mio letto perché temevo che la notte potesse morire. Probabilmente è una paura del tutto naturale, una paura che con il tempo ho imparato a mettere a tacere finché non succedevano delle cose a ricordarmi che qui siamo solo di passaggio, e allora ci ripensavo ma non trovando risposta lo mettevo di nuovo da parte: ho messo i miei nonni, ad esempio, in un angolo della mente e mi sono costretta a non pensarci troppo, tanto risposte non ne avrei avuto.
Poi tutto è cambiato e improvvisamente la morte non è più stata chiusa in quella scatola, ma è diventata una presenza che aleggiava ogni singolo istante nella nostra vita, silenziosa e invisibile, ma era lì: e non poteva essere diversamente in un ospedale dove si provano a curare malattie terribili e dove tanta gente perde la propria battaglia, fingi di non vedere ma le vedi le stanze vuote, la cassa di alluminio e il via vai muto verso la camera mortuaria. E ogni volta che succedeva qualcosa agli altri era un pò come se avessero sconfitto un pò anche noi, come se ce lo sbattessero in faccia quello che poteva succedere anche se non ne parlavamo e provavamo a credere che sarebbe andato tutto bene.
Vivere così è terribile, ma allo stesso tempo ti impone di goderti quell'attimo anche se non è come lo volevi. Dai valore davvero ad ogni cosa,  come ai dovrebbe fare sempre nella vita.
Alla fine anche il tuo corpo ha dovuto arrendersi e io ho dovuto lasciarti andare, accompagnarti in questo viaggio e da allora ci penso ogni ora del giorno a dove sei, come sei, cosa fai e cosa pensi ora; un risposta non ce l'ho però penso di poter sentire che c'è pace dall'altra parte e forse è vero che sei vicinissimo, qui con noi, forse solo in un'altra dimensione. Così vicino e così distante.
Non so quanto ti possano arrivare le mie parole, ma ti continuo a scrivere ogni giorno perché penso che così rimarrai vicino e te lo ricorderò quanto amore ti stai portando dietro.

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