CURRY, AMORE E ROSMARINO
Sono le cose più piccole, quelle apparentemente senza troppo peso che richiamano i ricordi delle cose più vere: sono i dettagli che impreziosiscono l'insieme.
Così cucinare un piatto di ceci e gamberetti mi riporta alle mente tutte le volte in cui cucinavamo insieme: tu eri bravo ed io per niente (come direbbe Mara Maionchi: sono una pippa), quindi ogni volta che mi mettevo ti vedevo girare intorno per controllare che non incendiassi nessuna cucina, io mi incazzavo e per quest'immotivata (vabbè non proprio immotivata) mancanza di fiducia e alla fine il piatto te lo finivi tu, a mangiare però ero più brava io. Anche quando eri malato, facevi la stessa cosa e anche per la pasta al burro, mi stavi appresso come un avvoltoio. L'unica consolazione è stata scoprire che non sapevi dividere il bianco dal rosso delle uova, punto per me.
Qualche volta però arrivavo e ti proponevo di prepararti qualcosa: proprio un piatto come quello che ho fatto stasera, iper speziato come mio uso che amo la cucina etnica, che per l'ansia da prestazione ho riempito di curry e rosmarino tanto da renderlo quasi immangiabile, però per non dispiacermi te lo sei mangiato e solo alla fine mi hai detto: "la prossima volta un pochino di rosmarino in meno, si sente solo quello altrimenti" e io lo sapevo benissimo che ti aveva fatto schifo, ma ero grata che te lo fossi finito. Però da allora misuro con il rosmarino, giuro.
Anche la cheesecake di cui non ho saputo nemmeno leggere la ricetta a Marina, messa in frigo anziché in forno aveva un suo perché: un liquido che sapeva di uovo crudo, che abbiamo costretto tutti a mangiare lo stesso; tranne te che ridevi "ma tirate a casino voi e quella cosa". Ovviamente avevi ragione, visto che il cagotto è venuto a tutti.
E alla fine contano più i piatti sbagliati, quelli immagiabili e inguardabili; quelli che non riempono lo stomaco, ma il cuore di risate e chissenefrega delle stelle Michelin: l'importante è quella fitta di nostalgia che provi al solo ricordo della cheesecake liquida e del rosmarino incastrato nei denti.
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