LA MUTA
Poi ci sono le emozioni belle, quelle che ti arrivano improvvise come un pugno in pancia e ti risvegliano dentro quello che pensavi fosse ormai anestetizzato per sempre; quei momenti dove il cuore batte veloce facendo mille capriole dentro al petto che esplode di cose che combattono tra loro.
Non si può descrivere a parole quello che ho provato quando ho visto la tua muta addosso a Francesco, finalmente di nuovo a pesca ed era come se ci fossi andato anche tu e un pò ti potessi vedere di nuovo con la mimetica e quelle pinne lunghe lunghe mentre sfidi te stesso e il mare che ti accoglieva placido. Non lo so spiegare a parole quel battito del cuore che salta, mentre per un attimo in lui ti rivedo anche se so che non sei tu.
Era così giusto che quelle cose uscissero da quella scatola che le ha contenute troppo tempo per tornare ad essere usate e a vivere nelle mani di chi poteva riportarti a pescare.
Penso che questo regalo sia il più bello che potessero farci, soprattutto a te e il grosso pescione che ha pescato non può essere che un altro dei tuoi mille segni, di quanto ti stai prendendo cura di noi e di quanto questo legame sarà sempre così forte.
Magari prima o poi ci sarò anch'io in mare a rivedere la tua muta nel blu dove merita di stare.
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