Io avevo già il mio piccolo mondo: imparare a sorridere in un ospedale oncologico

Quando tutto crolla e ti tremano le gambe, non sai se riuscirai a resistere in piedi alle raffiche di una tempesta bastarda che vuole spazzare via tutta la bellezza della tua vita, basta un piccolo salvagente per capire che puoi resistere, ti può portare via tutto ma non permetterai alle tue gambe di cedere. Il mio salvagente oggi è un tuo sguardo innamorato, un sei bellissima sussurato e un sorriso sul tuo viso nonostante il dolore. Resistiamo... ❤

Anche la persona più forte del mondo ha bisogno di un punto di appoggio, un posto dove togliere l'armatura ed essere se stessa senza filtri, un luogo dove sentirsi sicuri. In fondo tutti abbiamo bisogno di sentirci amati e protetti, anche quando fingiamo di no. Quando si è bambini, se si è fortunati quel posto chiamato casa è popolato da una famiglia che ci ama e ci difende dalle brutture del mondo, crescendo impari a conoscere quello che c'è fuori da quelle mura e capisci che quella casa che ti è sempre sembrata un castello inespugnabile in realtà non può proteggerti da tutto e devi imparare a combattere e a vivere con la consapevolezza che nessuno è mai totalmente al sicuro. Ed è così che cresci e sei tu che vuoi proteggere la famiglia che ti ha sempre tenuto al sicuro, e pensi di potertela cavare da solo. E ci riesci e sei anche felice, finchè non incontri qualcuno che sconvolge tutti i tuoi piani: lo ami tuo malgrado, non...

Ti conosco da sempre o almeno da quando ho ricordi nitidi; mi ricordo di te bambino con i capelli a fungo, ragazzo quando quei capelli li tenevi sparati con il gel, di quando li hai tagliati corti corti al militare, e ancora quando diventando uomo hai cambiato mille volte il ciuffo e hai fatto crescere la barba che all'inizio non mi piaceva ma che poi ho amato follemente. Tu che non sei mai uscito spettinato, e io che puntualmente ho i capelli così come vengono che mi divertivo a farti credere di averli mal messi quando me li facevi controllare e puntualmente ritardavamo l'uscita per rincontrollarli anche se ridevo spiegandoti che era uno scherzo. Quei bellissimi capelli neri sono la prima cosa che la malattia si è portata via e spero che saranno anche i primi a ricrescere alla fine di questo inferno, per ricordare ancora cosa vuol dire affondarci le mani mentre ti accarezzo il viso. Nonostante i capelli, la barba e buona parte di ciclia e sopracciglia non ci siano più...

L EUCEMIA è una parola che ci è piombata addosso all'improvviso, prima con qualche ricerca su internet di cui non ci è piaciuto il risultato, poi uscita dalla bocca da un medico noncurante che ce l'ha sbattuta sulla faccia senza nemmeno guardarci negli occhi... poi con un volto di medici gentili che ci hanno presentato piano piano il nostro nemico: leucemia linfoblastica acuta. Prima che questa malattia sconvolgesse totalmente le nostre vite di ragazzi sulla soglia dei 30 anni, pieni di progetti e di sogni, era una di quelle parole che fanno paura, che tieni relegata a qualche film strappalacrime in cui generalmente si ammalano bambini e ragazze sfortunate; ne ho guardato tanti di quei film emozionandomi ma pur sempre nella convinzione che non mi riguardasse direttamente ammirando chi riusciva a combattere questo mostro, nell'assoluta convinzione che non sarebbe mai toccato a me. Infatti non è successo a me, ma a te. Tu che da 14 anni sei il mio amore, il mio punto...

Questo blog nasce oggi, su consiglio di una delle persone più importanti per me, più di un'amica quasi una sorella: dopo un'altra delle giornate durissime che, in questo lungo periodo di battaglia, hanno popolato la mia vita, ho capito di dover condividere la mia esperienza, per incanalare la rabbia e il dolore in qualcosa di positivo. Che a leggermi ci sia qualcuno oppure no, io devo raccontare e sperare che serva a darmi la forza di continuare a combattere sino alla fine di questa terribile salita, perchè una fine dovrà pur esserci e io devo continuare ad immaginarla finché non la vedrò veramente. La vita è una gran bastarda quando ci si mette, ma sa regalare anche tanta meraviglia e tanta bellezza e si può trovare qualcosa che ti faccia sorridere anche nelle situazioni più terribili e disperate, nei posti più ostili e disastrati: un ospedale oncologico ne è sicuramente l'esempio, ma un sorriso in un posto così vale doppio. ...